UROLOGIA - VISITA UROLOGICA: QUANDO FARLA?
Interrogazione frequente nell’uomo.
A differenza delle donne, che hanno fatto della prevenzione lo strumento principe per combattere malattie importanti.
Il genere maschile pensa ancora che si debba andare dal medico solo quando sorgono disturbi o sintomi. E invece no! L’uomo ha il diritto e dovere di controllare la propria salute ed in particolare tenere sotto controllo le patologie che riguardano la prostata. Ma facciamo un passo indietro. Iniziamo a parlare di: approccio di genere. Ossia valutare le differenze biologiche, sociali ed ambientali che influenzano i diversi stati di salute tra i due sessi. Il fine è migliorare gli interventi di prevenzione, con un occhio maggiore alla personalizzazione della terapia.
L’urologo cura le malattie a carico dell’apparato urinario riproduttivo. Malattie che interessano: reni, prostata, ureteri, vescica, uretra. Ma come al solito, mentre la donna mantiene un’allerta costante, l’uomo è convinto che una visita dall’urologo debba iniziare a over 50!
Niente di più sbagliato! I controlli iniziano dall’adolescenza in poi, anche in mancanza di sintomi. Come si svolge la visita urologica? Nella prima visita, l’urologo raccoglie informazioni sul paziente, un’attenta anamnesi che comprende anche analisi delle abitudini alimentari e stile di vita e informazioni su patologie congenite ed eventuali farmaci assunti dal paziente. Quindi una prima visita non invasiva, che terminerà, a seconda dei casi con la richiesta di analisi del sangue ed il test delle urine.
Dagli esiti di questi due primi esami, l’urologo potrebbe dover richiedere ulteriori accertamenti ed esami diagnostici. All’uomo può essere richiesta l’ecografia del basso ventre e se necessaria l’ispezione del canale rettale. Entrambi per verificare eventuali ingrossamenti alla prostata e ad altri organi dell’apparato urinario. Particolare importanza assume in questa fase l’esame del PSA. E di seguito la risonanza magnetica multiparametrica, se l’esame del PSA risultasse alterato. Non solo però patologie legate alla prostata. I calcoli renali, colpiscono quasi due volte di più gli uomini delle donne. Ma di questo parleremo nel prossimo articolo.
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